Diario della 3C Cadeo 2014
Religare l'Uomo il Mondo e Dio
Il blog nasce dal desiderio di creare uno spazio.. una specie di diario di bordo, dove riportare e fissare suggestioni ed eventuali approfondimenti che emergeranno durante l'anno scolastico. L'insegnamento di ICR offre la possibilità di indagare all'interno di un ventaglio di tematiche molto ampio. Lo stesso termine religione (re-ligare), che significa integrare, unire, tenere insieme, definisce l'ampiezza e la multidimensionalità dell'argomento, e mi sono accorto che è davvero un peccato lasciar cadere le intuizioni, le domande, le inquietudini che i ragazzi si e mi pongono.
Parlare di religione significa parlare della storia dell'uomo, della sua relazione con Dio e indisgiungibilmente del suo rapporto con il mondo, quindi è un parlare, un dialogare che apre lo spazio e il tempo dei ragazzi all'aisthesis: alla sensibilità per la vita e per la sua bellezza.
Sono convinto che i nostri giovani non solo sono pronti, ma hanno bisogno di avvicinarsi al discorso teo-logico e antro-pologico con un linguaggio adatto, fresco, magari a volte non proprio appropriato e discutibile, ma che parli di loro e sappia a loro parlare..
Buona lettura !
venerdì 30 gennaio 2015
Libertà e giustizia
giovedì 29 gennaio 2015
Secondo me Madre Teresa ha avuto molto coraggio nel seguire e realizzare gran parte delle sue idee. Lei era libera di scegliere una vita agiata ma aveva il desiderio di aiutare le persone povere. Madre Teresa è un grande esempio da seguire per tutti perché ha messo tantissimo impegno anche in situazioni drammatiche e difficili. Camilla Gardella
Papa Francesco
Io adoro i piccoli gesti di papa Francesco, ma che possono significare moltissimo; come ad esempio che il Papa vuole avere un contatto diretto con la gente e non ama per questo la papamobile chiusa: è «una latta per sardine». È lo stesso Bergoglio a dirlo in un'intervista alla tv spagnola 'Cuatro". Alla domanda se non abbia timori per la sicurezza risponde: «Tutto è nelle mani di Dio». «Nel viaggio in Brasile era tutto preparato e giravo chiuso nella papamobile. Io non voglio salutare la gente da dentro una latta di sardine». Papa Francesco è diverso dal resto dei suoi predecedssori: lui è vero, concreto e fiducioso della gente che lo circonda, cosa che non molte persone sanno essere.
Papa Francesco ha avuto molta stima da parte mia grazie a questo avvenimento:“Non lasciatevi rubare la speranza, non abbiate paura, guardate avanti al futuro”. Immancabile la telefonata di Papa Francesco ai 30mila scout arrivati a San Rossore, in provincia di Pisa per il raduno della Route Agesci. Bergoglio li aveva salutati all’Angelus in piazza San Pietro il 3 agosto scorso mentre erano in partenza per il raduno in Toscana. “L’umanità – ha detto loro il Papa – ci guarda e guarda anche a voi in questa strada di coraggio. E ricordatevi: la pensione arriva a 65 anni! Un giovane non deve andare in pensione, mai! Deve andare con coraggio avanti”. Alle 11 in punto la telefonata di Bergoglio è stata accolta da un grande boato di entusiasmo. “Il mondo ha bisogno di giovani coraggiosi non timorosi – ha affermato il Papa -. Di giovani che si muovano sulle strade e non che siano fermi: con i giovani fermi non andiamo avanti! Di giovani che sempre abbiano un orizzonte per andare e non giovani che vanno in pensione! È triste guardare un giovane in pensione. No, il giovane deve andare avanti con questa strada di coraggio. Avanti voi! Questa sarà la vostra vittoria, il vostro lavoro per aiutare a cambiare questo mondo, a farlo molto migliore. So che avete riflettuto sull’ apocalisse, pensando alla città nuova. Questo è il vostro compito: fare un città nuova. Sempre avanti con una città nuova: con la verità, la bontà, la bellezza che il Signore ci ha dato”.Camilla Castagnetti
venerdì 23 gennaio 2015
Nel 1950, Madre Teresa fondò la congregazione delle Missionarie della carità, la cui missione era quella di prendersi cura dei "più poveri dei poveri" e di tutte quelle persone che si sentono non volute, non amate, non curate dalla società, tutte quelle persone che sono diventate un peso per la società e che sono fuggite da tutti". Le prime aderenti furono dodici ragazze, tra cui alcune sue ex allieve alla Saint Mary. Stabilì come divisa un semplice sari bianco a strisce azzurre, pare fu scelto da Madre Teresa perché era il più economico fra quelli in vendita in un piccolo negozio ma soprattutto perché aveva i colori della casta degli intoccabili, la più povera dell'india.
Il numero di persone che desideravano seguire l'esempio di Madre Teresa crebbe rapidamente, tanto che le stanze messe inizialmente a disposizione da Gomes si rivelarono presto inadeguate. Nel febbraio 1953 le suore poterono quindi spostarsi in una nuova sede a 54A Lower Circular Road, messa a loro disposizione dall'arcidiocesi di Calcutta, che ospita tuttora la casa madre delle Missionarie della Carità. Lo stile di vita voluto da Madre Teresa, ispirato in parte a san Francesco, prevedeva un'austerità rigorosa, in linea con la condizione di vita dei poveri e con la necessità di preservare gli ideali del nuovo ordine. Per dieci anni Madre Teresa operò solo nel territorio di Calcutta: nel 1959 aprì infine una nuova struttura a Ranchi, nello stato indiano dello
Jharkhand. Nel 1979 ottenne il Premio Nobel per la Pace. Tra le motivazioni, venne indicato il suo impegno per i più poveri tra i poveri e il suo rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona.
Madre Teresa rifiutò il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori, e chiese che i 6000 dollari di fondi fossero destinati ai poveri di Calcutta, che avrebbero potuto essere sfamati per un anno intero: "le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i bisognosi del mondo".
Il 13 marzo 1997 lasciò definitivamente la guida delle Missionarie della Carità, alla cui guida subentrò suor Nirmala Joshi. A marzo incontrò papa Giovanni Paolo II per l'ultima volta, prima di rientrare a Calcutta dove morì il 5 settembre seguente, all'età di 87 anni.
Silvia, 23-01-15.
venerdì 9 gennaio 2015
Trasformazione, Rispetto, Amicizia
Fiducia, amore, responsabilità..
giovedì 4 dicembre 2014
ENTROPIA
L'entropia è una grandezza che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, l'universo. Quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato ad uno disordinato la sua entropia aumenta; questo fatto fornisce indicazioni sulla direzione in cui evolve spontaneamente un sistema. L'approccio molecolare della meccanica statistica generalizza l'entropia agli stati di non-equilibrio correlandola più strettamente al concetto di ordine, precisamente alle possibili diverse disposizioni dei livelli molecolari e quindi differenti probabilità degli stati in cui può trovarsi macroscopicamente un sistema. Il concetto di entropia ha potuto grazie a questa generalizzazione essere esteso ad ambiti non strettamente fisici, come le scienze sociali, la teoria dei segnali, la teoria dell'informazione e conoscere quindi una vastissima popolarità. Quindi l'entropia é il disordine di un sistema.




