Il blog nasce dal desiderio di creare uno spazio.. una specie di diario di bordo, dove riportare e fissare suggestioni ed eventuali approfondimenti che emergeranno durante l'anno scolastico. L'insegnamento di ICR offre la possibilità di indagare all'interno di un ventaglio di tematiche molto ampio. Lo stesso termine religione (re-ligare), che significa integrare, unire, tenere insieme, definisce l'ampiezza e la multidimensionalità dell'argomento, e mi sono accorto che è davvero un peccato lasciar cadere le intuizioni, le domande, le inquietudini che i ragazzi si e mi pongono.
Parlare di religione significa parlare della storia dell'uomo, della sua relazione con Dio e indisgiungibilmente del suo rapporto con il mondo, quindi è un parlare, un dialogare che apre lo spazio e il tempo dei ragazzi all'aisthesis: alla sensibilità per la vita e per la sua bellezza.
Sono convinto che i nostri giovani non solo sono pronti, ma hanno bisogno di avvicinarsi al discorso teo-logico e antro-pologico con un linguaggio adatto, fresco, magari a volte non proprio appropriato e discutibile, ma che parli di loro e sappia a loro parlare..
Buona lettura !
giovedì 4 dicembre 2014
ENTROPIA
L'entropia è una grandezza che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, l'universo. Quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato ad uno disordinato la sua entropia aumenta; questo fatto fornisce indicazioni sulla direzione in cui evolve spontaneamente un sistema. L'approccio molecolare della meccanica statistica generalizza l'entropia agli stati di non-equilibrio correlandola più strettamente al concetto di ordine, precisamente alle possibili diverse disposizioni dei livelli molecolari e quindi differenti probabilità degli stati in cui può trovarsi macroscopicamente un sistema. Il concetto di entropia ha potuto grazie a questa generalizzazione essere esteso ad ambiti non strettamente fisici, come le scienze sociali, la teoria dei segnali, la teoria dell'informazione e conoscere quindi una vastissima popolarità. Quindi l'entropia é il disordine di un sistema.
venerdì 21 novembre 2014
Baraka

domenica 16 novembre 2014
Il mito olimpico della Creazione
Fra le molte tradizioni che hanno conservato gli elementi principali del mito greco, un posto particolare spetta alla Teogonia in cui il poeta Esiodo, vissuto tra l’VIII e il IX secolo a.C, canta le origini dell’universo e le stirpi degli dèi.In principio è il Caos, realtà indefinita, oscura e primordiale, che non necessita di un creatore autonomo e preesistente. Da Caos emerge Gea (la terra), poi si producono gli attributi specifici del cosmo: Eros, impulso iniziale e forza generatrice; le tetre figure diErebo e Notte, manifestazioni del vuoto e del buio senza confini; Ponto (il mare) con cui Gea, la grande madre, genera mostri e figure semidivine legate ai cicli vitali, e da cui discenderà la stirpe degli umani. L’apparizione di Urano, il cielo stellato, introduce l’elemento maschile opposto a Gea, terra e madre.Dall’unione di Gea e Urano nascono le diverse forze attive dell’universo che rappresentano fenomeni atmosferici e vulcanici, acque, corpi celesti o addirittura concetti astratti come la giustizia. Via via che Gea gli partorisce figli, Urano li nasconde nella profondità della terra, dentro la madre stessa, finché Gea, esausta, incita alla rivolta la sua progenie. A capo di essa si pone prepotentemente Crono, che si impadronisce del potere e mutila il padre evirandolo: dal sangue del membro di Urano, fecondato dalla Terra, nascono i Giganti e le Erinni, mentre dal suo seme, schizzato in mare, si produce la spuma che genera Afrodite.Ma anche Crono, che ha sposato la sorella Rea, assume, nei confronti dei figli, lo stesso atteggiamento del padre: appena nati li divora e, come Urano, subisce la sconfitta per mano di uno di essi. Zeus, che è scampato alla sua ferocia, lo costringe a rivomitare i fratelli e da essi è riconosciuto capo supremo. Finalmente, dopo una serie di lotte contro le “antiche” divinità, Zeus, i suoi fratelli e la sua progenie impongono l’ordine olimpico sull’universo.
Marrix Flavia
sabato 15 novembre 2014
Miti della creazione
Il racconto tradizionalmente più diffuso ed accettato che narra gli inizi del mondo, è quello riportato nella Teogonia di Esiodo, ovvero il Mito Teogonico, ma alcuni altri miti rimangono ancora nella memoria, come quello pelasgico, omerico e via dicendo…
I primi figli della Dea con aspetto quasi umano, furono i “giganti dalle cento braccia”: Briareo, Gige e Cotto. Poi apparvero i tre feroci Ciclopi monocoli, costruttori di mura e fabbri ferrai, che si stabilirono prima in Tracia e poi in Creta e Licia; Odisseoincontrò i loro figli in Sicilia. I loro nomi furono Bronte, Sterope ed Arge, e le loro ombre vagano nelle caverne del Vulcano Etna da quando Apollo li uccise per vendicare la morte di Asclepio.
I Libici tuttavia, sostengono che Garamante nacque prima dei giganti dalle cento braccia e che, quando balzò fuori dalla pianura, offrì alla Madre Terra un sacrificio di ghiande dolci.
Samuele Pollini
sabato 8 novembre 2014
Suggestioni dal film Baraka
Con questo disegno volevo rappresentare e sottolineare la calma nella natura e la freneticità nel mondo urbano.
La parte che piu mi è piaciuta nel film è stata proprio vedere questa differenza: nella "natura" la tranquillità e la calma e la sintonia delle popolazioni e nel paesaggio urbano la sistematicità nel fare le cose, ognuno a qualcosa da fare, sa dove andare, segue una propria strada senza interagire con gli atri...
Una parte veramente toccante è stata quando circa a metà film, un uomo giapponese, interrmpeva quella freneticità con un semplice tocco di campana.
venerdì 7 novembre 2014
Baraka
Attorno al tema dell'Alleanza, "Berith" in ebraico biblico.
Di seguito alcune riflessioni dei ragazzi della 3C di Cadeo, Piacenza.
Penetrante
kaos-cosmos
Baraka è un film molto particolare e bello. Mi ha colpito molto la natura con i suoi paesaggi immensi e misteriosi. Nel film sono presenti la calma e il kaos, ci sono molte tribù diverse e mi è piaciuto molto perché sono presenti modi diversi di pregare. L'industrializzazione secondo me ha due facce: una positiva perché aiuta lo sviluppo economico e sociale e una negativa perché distrugge molti paesaggi dove vivono tribù. L'intensità in questo film è molta e ti fa capire vari aspetti diversi del mondo.



